martedì 5 luglio 2016

Similar





Camminando ad Alba arrivo in piazza Savona e proseguo verso piazza San Paolo, a metà del marciapiede inizio a sentire un profumo buonissimo (..no non è il profumo dei croissant del bar..ndr) proseguo e capisco subito da dove proviene. 
Una vetrina stupenda mi da il benvenuto con scarpe bellissime riposte in un frigorifero fucsia alternate a borsette fluo e collane originalissime abbinate. Dove sono? Ma da Similar!
Nuovo negozio del panorama albese, aperto da pochi mesi e gestito da due splendide ragazze. 
Ne volete sapere qualcosa di più? Ecco la mia piccola intervista a Simona e Ilaria.

Ecco la vetrina stupenda!
Chi è Similar?
Mi rispondono in coro: “Similar è l’unione di Simona e Ilaria”. 


Ilaria & Simona: ecco Similar!


Cosa significa Similar? Perché avete scelto questo nome? 
Simona sorridendo mi spiega che “Similar” è l’unione dei loro due nomi: SIMona e ILARia. 
(Ora è tutto più chiaro… ndr.).




Raccontatemi qualcosa di voi, come vi siete conosciute?
“Siamo amiche da sempre, siamo cresciute insieme!” esclama Ilaria. 
Entrambe, oltre ad essere delle vere e proprie appassionate di moda, hanno avuto esperienze professionali legate a questo settore e non solo, in piccoli e grandi realtà.

Da dove è nata l’idea di Similar? Come vi è venuta l’idea di questo progetto?
Simona ridendo mi racconta che tutto è nato all’addio al nubilato di una loro amica a Milano Marittima. Durante i festeggiamenti sono entrate in un negozio molto particolare che le ha ispirate: era coloratissimo, all’interno era presente un bar e una miriade di accessori e abiti in stile hippie e boho. 
Ilaria ricorda che entrambe si sono guardate e han detto all’unisono: “Che bello sarebbe avere un negozio così tutto nostro!”.
L’idea di un progetto insieme si è riproposta poi al pranzo nuziale dell’amica dell’addio al nubilato e, dopo qualche settimana, dalle parole, Simona e Ilaria sono passate ai fatti: nel giro di qualche mese avevano le idee chiare di ciò che avrebbero fatto.

Ilaria mi racconta che la loro volontà era essenzialmente quella di creare un punto vendita un po' diverso dal solito, con pezzi unici e ricercati e trattando brand che non si trovano proprio ovunque.
(direi che ci sono riuscite egregiamente! Vedere per credere! ndr)

Ilaria continua spiegandomi: “Ovvio che essere diversi ha i suoi pro e contro; ci sono persone che apprezzano e altre che non capiscono il valore aggiunto di questi accessori. Io e Simona abbiamo puntato molto sulla qualità degli articoli che abbiamo scelto. Ad esempio le scarpe e le borse sono, per la maggior parte, made in Italy, in cuoio e con un design ricercato: questi per noi sono tutti dei plus non da poco”.

Una delle bellissime vetrine di Similar

Quanto tempo ci avete messo a realizzare tutto quanto?
Simona mi dice che hanno avuto la fortuna di riuscire a trovare un locale disponibile e che piaceva ad entrambe quasi subito e da lì, nel giro di qualche mese, sono riuscite a partire.

Cosa vi ha spinto a cercare di cambiare?
Si guardano e sorridono; hanno ragioni diverse, ma la cosa che le unisce è la voglia di provare a lavorare per qualcosa “che fosse solo nostro” e di credere in un loro progetto.
Simona mi racconta che la sua situazione lavorativa non la soddisfava più, mentre, Ilaria aveva un tempo indeterminato e il suo lavoro le piaceva abbastanza; nonostante ciò la voglia di provare a far qualcosa di suo l’ha portata a lasciare tutto senza batter ciglio. “Nella vita”, afferma “se non tenti, se non rischi, non saprai mai se la tua idea è vincente. Non ho nessun vincolo, se non ci provo ora non ci provo più”. (E come darle torto! ndr). 
Mi raccontano che, ovviamente, per entrambe, la vita dopo questa scelta è cambiata, il rischio che le cose non vadano bene c’è, e a volte il nervosismo e l’ansia si fanno sentire; sono cambiate le loro abitudini e le loro priorità, fanno delle rinunce perché la vita da dipendente a titolare cambia radicalmente. “La cosa positiva”, afferma Simona ”questa è stata una scelta che certamente ci ha fatte crescere tanto.” 

Perché avete scelto Alba come luogo in cui aprire?
Entrambe si guardano e sorridendo mi rispondono: “Bè noi siamo di Alba e ci piaceva l'idea di poter  realizzare qualcosa nel luogo in cui siamo nate e vissute. Alba è sì una cittadina, ma è comunque molto turistica (in effetti se pensiamo alla Fiera del Tartufo, a Vinum etc. ndr); ovvio che avremmo potuto puntare anche su città più grandi come Asti o Torino, ma in entrambi i casi sono realtà più dispersive e con una scelta già molto ampia: avremmo avuto ancora più difficoltà a farci conoscere.”

Quali brand sono presenti da Similar?
Come già detto, Ilaria mi conferma che la loro scelta è caduta su stilisti emergenti e su prodotti per la maggior parte made in Italy. (E con questo connubio è davvero difficile sbagliare! ndr).
Simona si alza ed inizia a mostrarmi una serie di cose stupende: “Partiamo da queste!”; mi fa vedere delle scarpette dal design davvero super moderno e ricercato: “Sono di Georgina Goodman!” esclama. Georgina Goodman, mi spiega, è una stilista inglese molto affermata, la linea di scarpe “classica” ha dei prezzi davvero elevati, mentre queste sono una giusta via di mezzo tra qualità e prezzo: disegnate da lei in UK e prodotte in Portogallo con materiali di alta qualità. “Io le ho ed è come portare le pantofole da quanto sono comode!”  
(Come non crederle? Al tatto sono davvero morbidissime! ndr).



Le mitiche Georgina Goodman

Poi troviamo:

UnLace: brand made in Italy di calzature davvero molto particolari;


UnLace

- Islo: acronimo di Isabella Lorusso, giovane e brillante stilista, che, poco più che ventenne, fonda  l’azienda inaugurando la produzione di modelli propri di calzature da donna.


Sandali Islo

- Leplàs: borse dal design particolarissimo, in una speciale plastica ecologica che profumano.

Borse Leplàs

- Essentiel: brand belga di scarpe e accessori; i calzini a pois e le loro sneakers sono spettacolari.


Sandali Essentiel

- Le Capresi: le classiche scarpe made in Italy rivisitate in uno stile ultramoderno e molto chic. 
Ogni paio di scarpe è un gioiello unico.


Infradito gioiello Le Capresi

- Peekaboo - Creative Makers: brand di accessori nati dall’unione di Annalisa d’Aprile e Silvia Lanfranco. Sono accessori unici, bellissimi e totalmente eco - friendly.


Collana Peekaboo

- Federica Tosi: anelli, collane e accessori davvero stupendi e..brillanti.


Gioielli Federica Tosi

- Tulsi: bracciali in pelle e pietre dure, made in Italy.


Bracciali Tulsi

- ViaMailBags: bags e accessori made in Italy. 


Borse ViaMailBags


(Ragazze qui la scelta diventa davvero difficile! E’ tutto bellissimo! Fosse per me, acquisterei tutto! ndr).

Come li avete scelti? 
Entrambe mi raccontano che vista la loro volontà di fare “qualcosa di diverso”, questo processo è stato il lavoro più lungo, più duro ma anche il più piacevole. Ilaria sottolinea: “Abbiamo scelto i brand presenti facendo scouting sul campo, viaggiando in Italia e facendo un lavoro di ricerca online e su riviste del settore”.
(Davvero brave! ndr

Quali sono gli elementi che hanno caratterizzato o caratterizzano le vostre scelte? Seguite il vostro gusto personale, la moda o entrambi? 
Entrambe ridono! Simona mi spiega che ovviamente, essendo la loro prima esperienza e non avendo molti elementi su cui basarsi, le loro scelte sono state fatte seguendo per lo più i loro gusti. A seconda di come andranno le vendite riusciranno a “tararsi” meglio. La cosa importante, aggiunge Ilaria: “E' non perdere gli elementi distintivi e lo stile che ci caratterizza, è normale modificare qualche scelta andando incontro ai gusti della clientela ma l’importante è non stravolgere il tutto perdendo la nostra identità”.

Perché avete scelto di aprire un negozio di scarpe invece che, per esempio, un negozio d’abbigliamento?
Ilaria mi risponde che di negozi di abbigliamento, ad Alba ma non solo, ce ne sono davvero molti; da quelli più piccoli fino alle grandi multinazionali. 
“Ma che cosa valorizza un outfit e gli dà quel tocco in più?” domanda Ilaria: “Ma ovviamente gli accessori!” esclama. 
“Una bella scarpa o una bella borsa, o la collana “giusta” possono rendere totalmente diverso un capo” E poi, afferma Simona: “Le scarpe sono la passione e la rovina di noi donne!”
(Ehh sì mia cara, ci hai proprio azzeccato! ndr).

Come avete scelto lo stile per il vostro negozio?
Simona confessa che della parte riguardante l’arredamento di Similar se n’è occupata maggiormente Ilaria; mi spiega che hanno utilizzato uno stile minimal scegliendo dei colori chiari per dare luce e valorizzare al meglio gli elementi presenti sulle pareti e poi hanno dato un tocco in più con una carta da parati molto particolare. 
Bianca e nera con i fiori di loto, l’hanno trovata su un sito online tedesco ed è stato un vero e proprio colpo di fulmine per entrambe. Perchè? Se ne sono innamorate a tal punto che si sono tatuate entrambe il fiore che caratterizza il pattern; questo elemento è stato poi utilizzato come logo per personalizzare borse e accessori.
Al centro del negozio è posizionato un bel tappeto e due poltrone di design..un piccolo salottino per fare due chiacchiere e nel mentre provare qualche scarpetta. 
(Non posso nascondervi che tutto ciò mi ricorda molto i negozi frequentati dalla mitica Carrie Bradshaw in Sex & The City ndr).

Meraviglia per gli occhi parte 1

Meraviglia per gli occhi parte 2


Meraviglia per gli occhi parte 3



Borse Leplàs e bracciali Tulsi


Le collane Peekaboo Creative Makers



Il famoso tatuaggio



Un po' di sano shopping tra una chiacchiera e l'altra

Avete potuto contare sull’aiuto di qualcuno per la realizzazione di questo progetto?
Entrambe mi rispondo: “No, è stato un progetto che abbiamo voluto portare avanti interamente noi; non abbiamo voluto dipendere dalle nostre famiglie e abbiamo voluto assumerci il rischio totale di questa scelta. E’ ovvio che se ci sono i mesi in cui si hanno più spese del previsto, la situazione inizia a farsi difficile ma questo, per noi, è uno spunto a crescere. Purtroppo, anche se sono cose dette e ridette, in Italia non sono molti gli incentivi e le agevolazioni per i giovani che vogliono mettersi in proprio.” Ilaria mi spiega che spesso i fondi finiscono subito o per ottenerli, a livello di burocrazia, è un iter che non finisce più e che ti porta a ricevere davvero molto poco rispetto all’investimento iniziale che è stato fatto.
Ilaria sottolinea: “L’incognita in questo settore c’è sempre ma siamo speranzose. Alba è una piazza abbastanza difficile; la maggior parte delle persone sono tendenzialmente diffidenti ed è difficile abituarle ad un nuovo stile o ad apprezzare un nuovo posto, gli albesi ci mettono un po’ a cambiare le loro abitudini. La cosa che ci salva è il turismo; i turisti e soprattutto gli stranieri apprezzano questo tipo di concept store e sono aperti alle novità.”
(Che grinta queste ragazze! ndr)

L’utilizzo dei social media sta aiutando a farvi conoscere? 
Ilaria mi dice che sì, questo tipo di approccio per farsi pubblicità le sta aiutando parecchio; utilizzano maggiormente Facebook ed Instagram anche perché la posizione di Similar è centrale ma leggermente dislocata rispetto alla via principale di Alba, è quindi necessario farsi trovare organizzando eventi e utilizzando questi strumenti per farsi conoscere.
Vi lascio i link diretti alla loro pagina Facebook e al loro account di Instagram

Erano tutti d’accordo con voi per la realizzazione di questo progetto o qualcuno non voleva che faceste questa scelta di vita e ora si sta ricredendo?
Mi raccontano che nessuna delle loro famiglie ha impedito loro di credere questo progetto; sì, sono state “messe in guardia” dalla possibilità che non tutto potrebbe andare nel verso giusto, ma tolto questo sono state lasciate libere di scegliere. “Nonostante il mio contratto a tempo indeterminato” afferma Ilaria “I miei genitori mi han solo fatto notare la cosa e mi han detto di riflettere bene sulla scelta che stavo facendo.”  

Quindi ora sono contenti?
Sorridono, “Dipende!” afferma Simona. “Quando ci sono momenti più difficili, anche a loro dispiace. Ti vedono più giù, più nervosa o preoccupata. Il nostro stato d’animo va a riflettersi anche su di loro! In questi mesi ci siamo rese conto di quante poche rinunce facevamo prima, ora le priorità sono cambiate, facciamo dei sacrifici ogni giorno, ma non ci pesa perché stiamo vivendo quello che era il nostro sogno e stiamo crescendo con esso”. 

Da quanto avete aperto? 
“Da quattro mesi.” sorride Simona.

Avete un e-commerce o avete intenzione di aprirlo?
Simona afferma che non hanno ancora un e-commerce ma è un progetto in cantiere perché ad entrambe piace molto questo tipo di cosa.

Avete fatto qualche collaborazione o ne avete in programma? 
Ilaria mi dice che hanno fatto una collaborazione con il negozio di abbigliamento Cortès a cui hanno prestato vari accessori per l’allestimento delle vetrine e degli outfit all’interno del punto vendita.


La vetrina di Cortès ad Alba


Avete degli eventi in programma?
Ilaria e Simona si guardano di sottecchi… “Sì, a settembre, per la presentazione della nuova collezione, vorremmo fare un evento insieme ai negozianti di questa zona..magari una sfilata all’interno di uno dei cortili di piazza Savona…ma vedremo”.
(Qui dobbiamo stare attenti..un evento così non me lo voglio perdere assolutamente. ndr).

Vi siete mai chieste “ma chi me l’ha fatto fare?” o vorreste tornare indietro?
Ridiamo, Ilaria afferma che non tornerebbero mai indietro, ma che a volte “chi me l’ha fatto fare?“  l’han pensato. 
(Direi “tutto normale!” nrd).

Se doveste scegliere un oggetto per voi quale scegliereste e perché?
Simona senza pensarci troppo mi dice “Sicuramente le Georgina Goodman, sono belle, comode, particolari e di un materiale stupendo!”. 
Ilaria si guarda un po' in giro ed infine esclama “Leplàs, perché sono uniche! Eco - friendly, con un design ricercato e profumano..cosa volere di più da una borsa?”.  

Le meravigliose Georgina Goodman



Ilaria e la sua Leplàs

Dopo aver conosciuto meglio Ilaria e Simona e dopo aver passato un’oretta felice in questo negozio, posso solo dire che Similar è un vero e proprio gioiellino di stile nel cuore di Alba; sicuramente le nostre due ragazze saranno ripagate per il loro impegno e per i loro sacrifici perché è impossibile non innamorarsi di loro, del loro stile e degli accessori che hanno scelto. 
Auguro loro tutto il meglio e a voi posso solo dire di andare a farci un giretto..ne rimarrete estasiate..parola di donna! :)






Alla prossima intervista!

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